Sono le 19:15, è ora di prepararmi. In camera mia, davanti all’armadio scelgo l’abito attillato di colore rosso cupo poi completo con scarpe rosse, capelli mossi sciolti, un filo appena di trucco alle ciglia, due pfuff del mio solito
profumo speziato: tutto come allora, il momento indimenticabile in cui svegliandomi l’ho trovata accanto a me. Era la notte del diciassette febbraio di otto anni fa. Da quel giorno ci siamo scelte e, nonostante il nostro rapporto di amore/odio, nessuno è riuscito a dividerci, neanche la folla o il lavoro.
Ho casa libera in questi giorni. Vogliamo festeggiare, far follie, sì proprio quel genere di follie che, si sa, non può avere pubblico.
Ore 19.30. Entro in sala da pranzo dove il camino è già acceso, collego l’MP4 allo stereo e do il la all’intero repertorio degli I am kloot (andiamo matte per la musica inglese), in sordina. Coinvolta dal ritmo di Fingerprint, accenno qualche passo di danza mentre apparecchio la tavola, per due, con il servizio buono, quello delle feste, semplice ma raffinato: tovaglia di lino ecrù, piatti color avorio, doppie posate, forchetta dolce, tris di bicchieri, sottopiatto.
Guardo l’opera e penso: “Altro che ristorante stellato! Qui da noi c’è l’intero firmamento… perché è quello che ci meritiamo.”
“Ah già, candelabri e candele… Dove saranno?” mi chiedo.
Le cerco, le trovo, le accendo.
“Meglio spegnerle e posarle, dai. Otto anni fa non son riusciti ad accendermele, è giusto che non ci siano nemmeno oggi.” mi dico arricciando il naso ben sapendo che è una sorta di inutile tradizione scaramentica.
Decido di spegnere anche le luci centrali e lascio accese solo le abat-jour grandi, tanto per creare l’alone di intimità.
“Manca solo un bel centrotavola, magari di fiori freschi” mi dico. Ma anche quelli allora non son riuscita ad averli, sicché transeat.
Uno sguardo al cellulare: segna le 19:48. È tempo di fiondarmi in cucina. Parannanza, frigorifero, filetto, champignon , panna acida, cipolle, burro; armadietto, casseruola. Eeeh già, vado sul sicuro! Con lo Stroganoff, vinco sempre. Lo so.
Fuoco ai fornelli!
Mentre il tutto si cuoce, porto in tavola l’ananas a cubotti e la variante extrafondente della Sachertorte monoporzione che ho preparato nel pomeriggio.
Lo champagne meglio lasciarlo in frigo, per il momento. Sì, sì, proprio champagne… lei (noi) si merita (ci merititamo) il plus, specie questa sera.
Ora è tutto pronto. Porto in tavola.
Eccoci qui, sedute una di fronte all’altra, ceniamo senza smettere di guardarci negli occhi, io e lei: la Solitudine.
tiri fuori l’humour laddove altri piangerebbero… non è solo questione di scelta forte (anche quella) è proprio autoironia e levità d’animo… si ‘ proprio nu riccio comme si deve! :*
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chi ti dice che non stia piangendo dalle 19:30? ^_^ eheheheh! Va beh, chissà!
Sai cosa, Franz? Se non mi faccio forza da sola, nessuno arriva a tirarmi fuori… vero è che la forza si esaurisce ma i tuoi (vostri) commenti benevoli, mi aiutano a trovare la carica per domani e dopo ancora.
grazie, poeta Framz ^_^
bisou sur le nez
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mà…pètite…herissòn…
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Ah mmmmmma cccccavoli. Finale inaspettato e sorprendente! Sei magnifica😊⭐
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:* mi fa bene questa carezza, Titti ❤
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Mi fa proprio piacere!!!!!❤
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bè, se ti regali una porzione (non mono!) di sacher variante extra fondente significa che ti vuoi bene, alla faccia di chi non te ne vuole.
complimenti per l’ironia (e invidia per la sacher)
ml
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eh eh eh! “alla faccia di chi non me ne vuole”… approvato! 😉
grazie sempre, Massimo.
un sorriso
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Con lo champagne si può vedere che il bicchiere è comunque mezzo pieno
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anche senza champagne… volendo 😉
un sorriso a te
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Che sorpresa il finale. La solitudine può essere anche una cara amica. Apprezzo molto la preparazione e l’ironia, io per la mia solitudine sono moto più sbrigativa.
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Visto che ci devo convivere, perché liquidarla in fretta? 😉
😊
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I am a kloot?!? Li conosco e visti dal vivo, pensa te cosa mi hai ricordato.
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Sono fantastici, vero?
Ah la musica britannica… !
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Si, ho il primo album poi non saprei mi sa che li perdetti di vista. Tu ne sai qualcosa?
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l’esperto di musica sei te, Enri, io mi accontento ormai di frugare in rete tra Spotify e simili.
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Fa sorridere e intristisce cara mia
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dolce o amaro che sia, sempre sorriso è (e deve essere! 😉 )
grazie amico mio.
😊😊😊
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Sai cosa, Herisson. È che meriteremmo di avere sorrisi enormi e avere quasi dolore al viso per il tanto incurvare le labbra.
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oooh! bravo! ma lo sai che i sorrisi fan venire le rughe?!
ah ah ah, scherzo, dai, meglio rugosa come una tartaruga, no?! Arriveranno… 😉
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I sorrisi fanno venire le rughe. Ma i visi perfetti sono delle persone che soffrono. E che si rifugiano nella loro estetica. Meglio una ruga di felicità che un botulino di autostima
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oh Sì!
😊
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Non pensavo mangiasse l’ananas, la solitudine…
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Va beh, mica può sempre mangiarsi il fegato, no?! la frutta ci vuole 😉
😁
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hai ragione, la mia però è vegetariana
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Allora mangia ananas anche la tua ^_^
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Herí pensavo a questo amore lesbo, sensuale, annodato, acceso…ed invece solitudine carogna. L’ho mangiata per due lunghissimi anni, credevo fosse il mio modus vivendi ormai…così non è stato, ma ha lasciato un segno. Ti abbraccio e convinciti del fatto che nulla è per sempre ( nel bene e nel male)
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eh eh eh! riesco sempre a prendervi per il naso 😊
Sono etero te lo assicuro 😁
Il per sempre non esiste, lo so, ma pare che valga solo per il bene. E va beh… fa nulla.
Ti lascio un sorriso grande grande, in cambio dell’abbraccio
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che il persempre non esista e un bene raga, pensate al mal di denti 😉
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la solitudine e’ un ottima compagna: non ti contraddice mai, ti fa scegliere il menu’ ed il programma televisivo da guardare. La notte non ti tocca con i piedi gelidi e non russa. Che altro? 😄😄😄
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Non mette disordine in casa né nella vita 😄😄😄
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ti pare poco? io pagherei per averne un po’ ogni tanto
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Se sei disposta a sborsare io son disposta a contrattare… ci metteremo d’accordo, vedrai. 😁😁
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salgo io o scendi tu?
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sob… mi hai fregata! ! 😁😁
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viene piu’ facile a scendere, ti siedi per terra e se non ti tieni, arrivi dritta dritta qui
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Io da quelle parti ci capito praticamente ogni estate. A volte persino in inverno… ma giusto una “toccata e fuga” ^_^
Sali te… basta fare un saltone in una giornata di scirocco… il vento ti porta
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ti entra tutta la sabbia in casa 😄
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😂 e va beh, ci facciamo i castelli 😉 e giochiamo alle principesse
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ok allora 👍
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la compagna scelta sarà la solitudine ma iun compenso hai fatto un pranzo a cinque stelle.
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eh eh eh ! Pensa che tristezza se avessi cucinato il petto di pollo alla piastra… ^_^
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infatti. Meglio la solitudine
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Weeeeee!! Che è questa tristezza?? Vedo tanta gente sotto questo post che ti vuole bene. Non sei sola.
E questo è un punto di partenza. Vedi che organizzo un pulmino e li porto tutti a casa tua!! Poi “avojaaaa” a cucinare!! 😂😂😂
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😁😁 mmmmmmagari!! Dai che facciamo una festa vera! wowowowoooow ! E poi io adoro più cucinare che mangiare, lo ammetto.
Fatevi precedere da un elenco di eventuali intolleranze… alimentari, intendo. ^_^
Grazie Sephi’, grazie di cuore ^_^
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Le uniche intolleranze che ho sono verso determinate persone!! 😂😂😂 Tu cucina, noi mangiamo!! E sorridi, che la vita vuole esser presa, anche, un po’ per il culo!! 😜
Buondì petit hérisson!! 😊
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😂😂 messaggio ricevuto!
bonne journée, Sephi’ 😊
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Sul burro cominciavo a temere il peggio. Meglio soli che male accompagnati, comunque…Come hai fatto a fare una Sacher monoporzione? E’ contronatura!
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eh eh eh… tutto sta a vedere la quantità della porzione 😉
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Ah, ah, il mono è relativo, allora? 🙂
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😂😂 già! ^_^
comunque ho fatto la tortiera piccina quella da 15. Non è molta, dai… infondo eravamo in due a mangiarla ^_^
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Beh cara, come disse I’ll caro Baudelaire …“Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata.” Un abbraccio 🙂
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Questa mi mancava. 😊
Un sorriso
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quante stelle c’erano nel cielo di quella notte di 8 anni fa?
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ne ho contate 899.333.562.642.013.087.743.956.899.455.004 poi la luna piena mi ha abbagliata e ho perso il conto, ma suppongo siano state il doppio di sicuro meno una che non è riuscita a brillare.
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forse però, non hai visto quella del “cavaliere che aveva un peso sul cuore”
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^_^ me sì che l’ho vista! fa parte della stessa costellazione di quella della fata con una sola ala
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non sei più quella di una volta … leggi senza capire
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ne sei sicuro sicuro?
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si
http://www.edizpiemme.it/autori/marcia-grad
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😂😂😂😂 ma che tipo!
Lo ammetto, ho pensato alle favole ma non ad un titolo.
Va beh, inutile che io compri il libro, visto che tanto non capisco più quel che leggo. 😊
e poi, per trovare felicità o serenità, davvero basta un romanzo? 😕
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perchè mai dovrebbe bastare un romanzo?
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un pò come chiedere se per arrivare in cima ad una montagna basta camminare?
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e sì, cima si può arrivare in diversi modi, no?
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no
in cima si arriva camminando, ma non basta camminare!
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😊 Conosco la teoria : bisogna faticare, sudare, cercare la strada migliore, trovare appigli, contare solo sulle proprie forze. Ma la teoria non insegna come fare quando le forze, pur cercandole, mancano
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va beh … visto che le sai tutte, inutile dilungarsi
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risposta non pervenuta 😊
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già, ci vorrebbe un gufo parlante
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parlante e ascoltante 😊😊
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Grazie comunque, h_mbre.
un sorriso
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ps: a fingerprints manca una s
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efffigurati se non sbaglio/dimentico qualcosa 😄😄
va beh, lo lascio così, d’altronde lo ritengo un brano singolare
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è proprio un ottimo brano che non smetterò di ascoltare … seduto al mio tavolo
c.
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niente passi di danza? ^_^
c.
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Grazie h_mbre
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Wow… il racconto ti prende talmente tanto da voler continuare a scoprire il seguito e davvero, il finale è stato qualcosa di inaspettato…
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che cosa carina che mi hai detto!! Grazie e bentrovata ^_^
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finale imprevisto dai minuziosi preparativi
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Brava a scrivere e a prepararti per te stessa. Ottima compagnia.
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beh, magari la compagnia di un gruppetto sparuto sarebbe anche meglio 😉
battute a parte, son contenta ti sia piaciuto… 😊 e grazie per il commento
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Figurarsi se non dovevi mettere un finale che stravolge quello che uno si era immaginato! Del resto, non saresti tu…
“Qui da noi c’è l’intero firmamento… perché è quello che ci meritiamo.”, mi piace molto, ma io ci avrei messo “Qui CON noi”, non so, mi fa sentire più “in compagnia”…
Bello il pezzo, non lo conoscevo, mi sa che te lo ruberò e lo porterò dove sai.
Ah, I beg you pardon, ma è più forte di me, hai scritto “scaramentica” anziché “scaramantica”, ihih… 😉
Abbraccio grande! ♥
“Zia” Orny
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ahahah!!! qui di errori ne troverai a iosa!!
^_^ ma “l’intero firmamento” sta per dire che c’è molto più lusso e qualità di un “ristorante con le 4 stella Michelin (uno “stellato” per l’appunto)… forse il CON fa sentire in compagnia ma mi stona nel contesto 😉
Ti prego zia, non linkarlo su FB, se mi beccano qui finisce che chiudo anche il blog e io senza questo spazio… soffocherei. Me lo prometti, vero?
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❤
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Capito, tu intendevi che il firmamento è “a disposizione”! Allora sì, mi piace anche di più.
Don’t worry, io le promesse le mantengo e rispetto i desideri altrui, quindi non farò mai niente che tu non mi abbia autorizzata a fare, del resto non avevo alcuna intenzione di fare proprio nulla, eheh… 😉
Baciotto! ♥
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❤
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Incredibile… Ne avevo scritto uno praticamente identico a questo . Con la stessa sorpresa finale… Dove svelavo il nome della solitudine nel momento in cui, a letto, spegnevo la luce, guardandola addormentarsi sul cuscino in fianco al mio.
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noooo, dai… giuraaa!
pomeriggio dal PC vado a cercare il tuo pezzo ☺
(hai passato la sera a leggere le mie stupidate?! che simpatico matto che sei, Dan ^_^ . Grazie! )
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Non l’ho pubblicato sul blog. Sì ho letto un po’ di tuoi post. Prego 🙂
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peccato 😯😯
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Magari te lo invio. Solo per te, via email. Non mi sembrava di qualità
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Fai come me? scrivo scrivo e non posto ^_^ . Poi siccome combini sempre un casino nuovo, finisce che per sbaglio (specie dal tablettino) sfioro un “pubblica” et voilà… piace a un sacco di persone.
Con ciò intendo dire che… siamo troppo esigenti con noi stessi 😉
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Tu scrivi bene. Io non sono al tuo livello. Meglio essere esigente che accontentarsi della mediocrità.
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☺ troppo buono. merci bien ☺
ma da quel poco che ho letto, hai stile nella scrittura
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Grazie, per me da un po’ di tempo a questa parte sta diventando importante scrivere su alcuni temi che mi stanno a cuore.
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Ti capisco. Scrivrre, spesso è uno “scaricare”. Anche a me capita così. Scarico, pure se non pubblico le paturnie 😁
Ora mi affaccendo nelle faccende… a presto, Dan
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