Parigi, 7 aprile 2016
Auguri a te che da oggi hai un anno in più.
Sembra passato un secolo dall’ultimo nostro litigio, eppure non è stato molto tempo fa. Chissà se sei cresciuto o sei solo un po’più vecchio.
Ricordi le nostre ultime parole? Io sì. Ero così delusa, furibonda, triste, schifata, amareggiata. Incazzata anche, sì.
Non ti serbo rancore. Ti ho dimostrato tante volte in tutti quegli anni trascorsi insieme, di non esserne capace. Ma non posso dimenticare, non chiedermelo.
Ti ho perdonato anche quest’ultima volta che, come fai sempre quando hai un’altra donna per le mani, con un pretesto falso e stupido mi hai messa “alla gogna”… marchiata con una lettera scarlatta (no, non la A di adultera come nel romanzo di Hawthorne, ma la C di colpa come nella favola grottesca della mia vita) ed esposta al pubblico giudizio di certa gente che mi ha accusata, denigrata, lapidata ascoltando solo la tua verità senza chiedermi o darmi possibilità di replica. Per quella “gente” le tue menzogne su di me, sono state verità assolute. Ma fa nulla, ormai. Lo so, le più non si fan scrupoli e si ergono a giudici spietati pur di accaparrarsi quel posto in prima fila che era occupato… e tu lasci fare aizzandole e godendoci come sempre. D’altronde, l’egocentrismo e la mania di protagonismo vi accomuna.
Non vi giustifico, non vi capisco, son troppo diversa da te e da loro: io non mi schiero, tento di mediare, di mettermi da entrambe le parti. Io cerco il bene. E tu ne hai avuto più volte le prove.
Ho le spalle larghe e forti. Dalla vita ho imparato che chi urla di più… ha torto, e tu hai sbraitato ai quattro venti la tua verità.
Per istinto, le cose belle a cui si tiene davvero, si proteggono, si custodiscono gelosamente, si difendono… come ho fatto e continuo a fare io con te.
Nella nostra storia, siamo riusciti a tirar fuori il peggio l’uno dell’altra: tu con le tue colpe (non le scrivo sono troppe, e poi tu le sai tutte, no?), le reiterate bugie mai ammesse nonostante ti dimostrarsi l’evidenza (mi hai presa per psicopatica, pur di non confessare); io con la mie conseguenti colpe dettate da insicurezza e sfiducia.
Ma transeat. Oggi voglio solo ricordare i bei momenti passati con te. Quei momenti in cui la serenità, l’allegria, la tenerezza mi facevano desiderare di correre da te per perdermi in un tuo abbraccio, di guardarti dritto negli occhi e vederli sorridere, di tenere la mia mano nella tua, di giocare insieme.
Eppure ho sempre creduto in te, in noi.
Se solo tu mi avessi creduta e fossi venuto a prendermi in aeroporto quel giorno (ero venuta lì da Roma, solo per te. Ricordi?); se solo tu fossi stato un po’ meno “ego”(stronzo? Sì è meglio) e mi avessi aiutata ad avere fiducia in te invece di alimentare le mie incertezze e paure con le tue scorribande amorose, ora noi due staremmo festeggiando questo compleanno insieme, magari davanti a una pizza e birra, ridendo del nostro passato o progettando il futuro.
Nonostante tutto continuo a volerti bene perché io so quanto vali nel profondo e sono sicura che quando finalmente diventerai grande, mantenendo solo l’innocente giocosità del bambino che è in te (come in me, del resto), sarai un fantastico compagno di vita per la donna che ti sarà affianco.
Encore une fois Joyeux anniversaire, mon cher. Bonne chance…
https://youtu.be/KWZGAExj-es
(bel testo!)
Mmm…
Ti dico “Brava!”, ma solo fino a un certo punto: quel “So quanto vali nel profondo”, vanifica tutto il resto…
Per un unico dettaglio (e sai quale) non posso comprenderti… ma per il resto so cosa significhi.
E ti dico solo che sono qui… e che DEGLI/LLE ALTRI/E devi FREGARTENE…
Non ripensare al passato, non avere rimpianti e non perderti in vani desideri: un giorno festeggerai il compleanno di qualcuno che DAVVERO VALE… e che DAVVERO TI AMERA’…
Perché QUELLO NON ERA AMORE…
Un abbraccio GRANDE GRANDE ❤
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In tutte queste tue parole sento il forte abbraccio affettuoso di un’amica sincera. Grazie, Lu’ ❤
Arriverà quel compleanno, lo so. 😉
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Grazie a te… ❤
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no, no….. io non conosco la storia e non mi ergo a giudice supremo che altrimenti farei il gioco di quelle persone di cui parli tu…. hai ragione, le cose belle si proteggono e si coccolano…
sai cosa mi dispiace, che ci siamo incontrate da troppo poco tempo per avere la possibilità di prenderci un caffè qui a roma e poterti rendere il soggiorno qui, un po meno cupo…
per il resto ci sarà la persona che ti meriterà davvero, quello con cui ridere davanti pizza e birra e con cui soffiare le candeline….
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Ti conosco da poco, Alessia, ma abbastanza da poter dire che tu non sei a quel livello… tu voli alto. 😉
Sì, spiace anche a me nn averti conosciuta quando ero a Roma, la tua vitalità mi avrebbe dato la giusta carica facendomi apprezzare quel mio anno e mezzo distante da casa. Ne son sicura. ^_^
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Non so se volo alto o basso, ma ti assicuro che non mi permetterei mai di giudicare una situazione che non conosco… E anche se la conoscessi non ne avrei la presunzione!
Gia… Peccato….
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