Mah! Sarà per la febbre che non mi lascia da quasi una settimana, sarà per la presenza di nonno inverno che è così antipatico, sarà perché è un’altra volta sabato,
sarà per la mia collezione di delusioni che si è abbondantemente rimpolpata in questo ultimo mese, fatto sta che stamane è iniziato il solito silenzioso e odioso scontro tra la Ci e la Bergam:
B – perché quella curva in giù sul tuo sorriso? Pene d’amore, eh!?
C – Ma noo! Beh, forse anche , ma seulement un peu
Bergam, cosa ho fatto per meritarmi una vita così di … melma?
B – a parte che a volte capita, e non solo a te, tu cosa hai fatto per evitartela?
C – più che trovare sempre il lato buono in tutto e tutti, un motivo per sorridere e far sorridere, una parola buona per chiunque ne abbia bisogno. Più che cercare di capire gli altri, di passar sopra a molti torti subiti (va beh, se non si supera il mio limite), di essere sempre disponibile, sincera, di non parlare a vanvera ma di parlar con il cuore … che cavolo devo fare? Possibile che nessuno apprezzi e che in tanti mi fraintendano o non mi prendano sul serio?
Sai che c’è, Bergam? C’è che son convinta siano gli altri, uomini o donne che siano, a non meritarmi. Ecco!
B – ma brava, Ci! Non è scaricando la colpa sugli altri che risolvi il problema. Prova a cambiare atteggiamento.
C – Cioè? Dovrei sfarfalleggiare, diventare volgare, comare, ipocrita, falsa, cedere ai compromessi, non essere me stessa?
Scoldatelo, Bergam. Scordatelo! Preferisco restare in ombra ma essere vera e camminare a testa in alta. Appena passa l’influenza esco a zonzo, mi riscrivo in palestra e, se posso, parto. Devo riacquistare la mia totale indipendenza dal resto del mondo, la mia gioia di vivere. Come una volta … era bello, allora.
E poi, ci sei sempre tu con me, no?!
B – finché resto …
“Sai che c’è, Bergam? C’è che son convinta siano gli altri a non meritarmi. Ecco!”
“Devo riacquistare la mia totale indipendenza dal resto del mondo, la mia gioia di vivere. Come una volta … era bello, allora.”
Direi che puoi condensare tutto in queste due massime: vai!!!! 🙂
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se non altro è un buon inizio, no?! 😉
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Sì 😉
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Urka una settimana di febbre piegherebbe chiunque. Per non parlare di chi come te deve convivere con certa gente. Tanta stima Le Hérisson tvb lo sai. E ti auguro guarigione fulminea…
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^_^ Avvo’ … anch’io ti voglio bene, e lo sai!!! ^_^
Vuoi che non guarisca? ! Ahahahah!!! Son tosta, mi piego ma nn mi spezzo 😉 “dammi tempo e ti buco, disse il topo alla noce” … squit! Squit! Xd
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Ahahah dicett o pappc a noce damm tiemp ca te spertos 😂😙😙😙
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Ahahahah! Leggendolo ho pensato l’avesse scritto la tua piccola principessa … nn ci capivo nulla!!! Ahahahhhah!!! Va beh, ma dopo averlo riletto 15 volte, ci son arrivata ^_^ … e lo so, son lenta di comorendonio !!! Ahahahah
Sei imperdibile, Avvo’ … baci ai pupi! 🙂
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Ahahahah pensavo lo conoscessi perché è la versione napoletana del proverbio che hai detto tu! Modificata leggermente perché o pappece è il tarlo e non il topo 😉
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Aaaah! Ecco! È quello che mi ha portato fuori strada! Ho sangue del sud (mamma sicula) e là il topo è “u surci”, pensavo si dicesse così anche in napoletano e … nn capivo “pappece” …
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In Napoletano il topo è surec (letto quasi surc con la c dolce di ciao) ma è anche e sorprattutto la zoccola 😂
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Ussignurrrr!!!! A questo punto mi vien d dire: w l italiano … almeno tutti (o quasi) ci si capisce!
^_^
Serenananna … ^_^
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E va beh, ne ho imparata un’altra! !!!! ^_^
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I pappici sono anche quelli che sono nella pasta e la farina…
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Ahahah aahahha verissimo Dora 😂 bacchettato in pubblico 😂
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Bacchettato no, è solo un’aggiunta…
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Riprenditi e torna in forma e poi via, si riparte meglio di prima! 😉
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Mais oui, Silvia!!!!
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